Il Commissario regionale dell’UDC denuncia la carenza di cattedre, il calo degli iscritti e la necessità di strategie a lungo termine per migliorare il sistema educativo in Puglia.
Con l’avvicinarsi del nuovo anno scolastico, l’on. Gianfranco Chiarelli, Commissario regionale per la Puglia dell’UDC, ha lanciato un forte appello alla politica e alla società civile, richiamando l’attenzione sui problemi persistenti che affliggono il sistema scolastico pugliese. Ma ciò che emerge con maggiore preoccupazione dalle sue dichiarazioni è un’accusa rivolta agli “orientamenti ideologici” che, a suo dire, stanno minando il valore della famiglia, pilastro fondamentale della società.
Chiarelli non ha esitato a delineare un quadro drammatico delle condizioni attuali del sistema scolastico in Puglia: «sono ben 600 le cattedre mancanti, tale carenza strutturale porterà inevitabilmente ad un ulteriore ricorso alle supplenze. Questa situazione non solo compromette la continuità didattica, ma produce una crescente mortificazione e precarizzazione degli insegnanti, figure fondamentali per l’educazione delle future generazioni».
Il Commissario regionale dell’UDC ha poi posto l’accento su due questioni particolarmente urgenti: la necessità di una migliore integrazione degli studenti disabili e la lotta contro la dispersione scolastica. Entrambe le questioni richiedono, strategie di medio periodo e investimenti significativi per essere affrontate con efficacia.
Tuttavia, al di là delle inefficienze organizzative, l’UDC ha sollevato un allarme ancora più grave relativo al significativo calo di iscritti nelle scuole pugliesi: «in dieci anni si sono persi circa 100 mila studenti e solo quest’anno la Puglia registrerà una riduzione di circa 12.000 iscritti. Questo fenomeno è un riflesso della grave crisi demografica che non può essere attribuita esclusivamente a ragioni economiche o alla mancanza di sicurezza finanziaria. C’è un elemento più insidioso e meno tangibile che contribuisce a questa crisi: la diffusione di orientamenti ideologici che negano il valore della famiglia».
È evidente il riferimento a una serie di tendenze culturali e sociali che promuovono visioni alternative della famiglia, o che relativizzano l’importanza di questa istituzione. La denuncia dell’UDC non è solo una strenua difesa della famiglia, ma anche un richiamo alla necessità di politiche che ne valorizzino e incentivino la creazione di nuove, attraverso un miglioramento delle condizioni economiche, ma anche con un recupero dei valori che vedono nella famiglia il nucleo fondamentale della società.
Infine, l’on. Chiarelli ha ribadito l’importanza di investire nel settore educativo: «la scuola è un settore fondamentale che richiede attenzione ma soprattutto ingenti investimenti che superino l’utile intervento del PNRR. È necessario garantire risorse crescenti ogni anno per migliorare la qualità del servizio scolastico e rispondere alle sfide future, non solo dal punto di vista didattico ma anche per quanto riguarda la costruzione di una società che sappia riconoscere e valorizzare il ruolo centrale della famiglia». «Un augurio – ha concluso il Commissario UDC – agli studenti pugliesi e a tutto il personale docente ed amministrativo, auspicando che si producano tutti gli sforzi possibili per ridurre i prevedibili disagi del nuovo anno scolastico».